
Borghese Franz
(Roma, 1941 - 2005)
- Tra i grandi maestri del ‘900 italiano
- Visibilità internazionale
- Ha esposto in prestigiosi spazi pubblici in Italia e all'estero
- Ha partecipato alla Quadriennale di Roma
- Presente in collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali
- Recensito da autorevoli critici, storici dell’arte, scrittori
«Pochi, oggi, sanno raccontare: qualcuno descrive, molti immaginano, moltissimi credono di inventare. Franz Borghese ha creato non soltanto la sua tipologia di personaggi, quasi un suo bestiario, ma una sua "idea degli uomini". Il "grande racconto per scene" di Borghese resta in bilico tra aristocrazia della cultura e antropologia popolare. Vi si incontrano i furbi e gli idioti, i raffinati e i plebei. Ma è sempre un racconto, pagine di un romanzo, fogli sparsi… un "tempo inventato" per situare le vicende di ieri e di oggi (e il domani?) dell'umanità… Tutto ciò è attuale perché - diciamolo pure - ha una sua universalità che oltrepassa le mode: anzi le irride, le sbeffeggia» (Paolo Rizzi)
Franz Borghese nasce a Roma il 21 gennaio del 1941.
Nel 1957 si iscrive al Liceo Artistico di Via Ripetta a Roma. Fra i suoi insegnanti vi sono Domenico Purificato, Giuseppe Capogrossi, Umberto Maganzini e Giulio Turcato. Comincia a dipingere e a frequentare luoghi e personaggi della vita intellettuale romana. Nel 1964 fonda il gruppo e l'omonima rivista «Il Ferro di cavallo» e qualche anno dopo realizza con Daniela Romano, Giorgio Fasan e altri amici il film di pittura sperimentale «La grande mela» che, in chiave neoespressionista, racconta la società dei consumi e le sue alienazioni. Il film viene proiettato a Roma in via del Babuino e all'Xl Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Il 1968 è l’anno della sua prima mostra personale, a Roma in via Margutta. Conosce in quell'occasione Giovanni Omiccioli e Marcello Muccini, con cui condivide la passione per gli scacchi. La mostra non è un successo, ma la sera della chiusura entra il giornalista sportivo Ennio Viero, che acquista tre quadri divenendo il suo primo collezionista. Nello stesso anno il gallerista americano T.W. Burger gli allestisce una personale a Chicago e un suo dipinto viene esposto alla “VI Rassegna d'Arti Figurative di Roma e del Lazio” presso il Palazzo delle Esposizioni. Infine, una delle sue opere viene acquistata dalla Pinacoteca Comunale di Roma. Nel 1969 si affaccia nella sua pittura la satira e il sarcasmo, appaiono i primi personaggi che faranno nascere il parallelo con la pittura di George Grosz, Otto Dix, James Ensor, Mino Maccari ed Heinrich Hoerle. L’anno successivo espone per la prima volta a Milano, nella Galleria il Cannocchiale in via Brera. In quella occasione Dino Buzzanti gli dedica un pezzo lusinghiero su "Il Corriere della Sera". Nel 1975 espone alla X Quadriennale di Roma e dipinge, con Salvatore Fiume, il quadro di grandi dimensioni «La condanna di Cristo», destinato ai Musei Vaticani.
Si susseguono mostre personali in Italia, ma anche all’estero: New York, Madrid, Caracas, Vienna, Amsterdam, Bruxelles. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.
Franz Borghese scompare improvvisamente il 16 dicembre del 2005 nel suo studio di Roma.
Mostre Pubbliche
XI Festival dei Due Mondi di Spoleto
VI Rassegna d'Arti Figurative Roma
X Quadriennale di Roma
Musei Vaticani
Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo Roma
Palazzo Braschi Roma
Piemonte Artistico Culturale di Torino
Tour Fromage di Aosta
Fondazione Carnevale di Viareggio
Galleria T.W. Burger di Chicago
Atelier Jacob di Parigi
Galleria O+G+Grafic di Monaco
Galleria Harms di Mannheim
Galleria Budford House di New York
Galleria Seiquer di Madrid
Centro de Arte Euro Americano di Caracas
Galleria Zentrum di Vienna
Galleria Soufer Gallery di New York
Galleria Bastien Art di Bruxelles
Galleria Disegno di Madrid
Palazzo Venezia di Roma
Centro Culturale Le Cappuccine di Bagnacavallo
(estratto dal sito ufficiale dell'artista: http://www.franz-borghese.it/)