De Lucchi Ottorino
(Ferrara, 1951)
- Artista con visibilità internazionale
- Ha esposto in prestigiosi spazi pubblici
- Ha partecipato alla Biennale di Venezia
- Presente in collezioni private nazionali e internazionali
- Presente in importanti fiere d’arte nazionali ed internazionali
«I quadri di Ottorino lasciano una sensazione difficile da descrivere… le sue opere ci fanno sentire a casa, e del silenzio dei suoi dipinti nutriamo lo spirito, per i nostri giorni a venire» (Alberto Buffetti)
Ottorino De Lucchi nasce a Ferrara nel 1951. Durante la vita ha sempre svolto attività artistica, intercalandola con la professione di chimico universitario, soprattutto durante i lunghi periodi all’estero o lontano dalla famiglia. Ha approfondito la conoscenza dei materiali delle tecniche pittoriche, che insegna all’Università Ca’ Foscari di Venezia nel Corso di Laurea in Conservazione e Restauro. Durante la permanenza negli Stati Uniti ha potuto visitare e osservare da vicino l’opera di Andrew Wyeth, appassionandosi alla tecnica e al virtuosismo dei suoi dipinti definiti come “dry brush”. Senza ulteriori informazioni, ha iniziato una serie di sperimentazioni che hanno portato allo sviluppo indipendente di una tecnica del tutto originale sia nell’esecuzione che nei soggetti. La tecnica prevede l’uso della pittura ad acquerello, dove il rapporto pigmento-legante è ottimale sia per quanto riguarda la trasparenza che la vivacità e la luminosità dei colori. La tramatura pittorica ottenuta utilizzando indistintamente pennelli, carta e tessuti è particolarmente adatta a descrivere la superficie di nature morte, figure e paesaggi. Le velature e le applicazioni di colore ottenute sia direttamente che attraverso attente rimozioni di colore permettono risultati non ottenibili con altre tecniche pittoriche. I risultati particolarmente rilevanti per contrasto e luminosità hanno sorpreso molti cultori sia italiani che stranieri tanto che Ottorino De Lucchi è stato più volte invitato a illustrare la tecnica in accademie e in istituti d’arte.