Licata Riccardo
(Torino, 1929 - Venezia, 2014)
- Tra i grandi maestri del ‘900 italiano
- Ha partecipato alle maggiori Biennali (Venezia, Parigi, San Paolo)
- Ha partecipato alle maggiori Quadriennali
- Presente nelle collezioni di importanti musei, in Italia e all’estero
- Ha esposto in prestigiosi spazi pubblici in Italia e all'estero
- Presente in collezioni private nazionali e internazionali
- Recensito da autorevoli critici, storici dell’arte, scrittori
«attraverso la sua “scrittura” complessa e originale, un linguaggio davvero personale e allo stesso tempo universale, ha cercato un nuovo mezzo per rappresentare la realtà»
Riccardo Licata nasce a Torino il 20 dicembre 1929. Si trasferisce con la famiglia prima a Parigi, poi a Roma, dove vive dal 1935 al 1945, e infine, nel 1946, a Venezia. Nel 1947 si iscrive al Liceo Artistico, dove è allievo di Luciano Gasperi e Mario De Luigi. Si avvicina alla cultura artistica della Bauhaus e grazie al pittore Romualdo Scarpa, si interessa all'arte del mosaico in una esperienza che si rivelerà decisiva per il suo futuro.
Nel 1948 visita ripetutamente la Biennale Internazionale di Venezia e conosce gli artisti del Fronte Nuovo delle Arti, che stanno portando avanti un dibattito sul rinnovamento dell'arte italiana nel dopoguerra. Tra di loro ci sono Giusepe Santomaso, Renato Birolli, Armando Pizzinato, Emilio Vedova, Renato Guttuso, Giulio Turcato e Lorenzo Viani.
Nel 1949, insieme ai pittori Ennio Finzi, Tancredi Parmeggiani, Bruno Blenner e lo scultore Giorgio Zennaro, costituisce un gruppo di giovani artisti di tendenza astratta. Frequenta assiduamente i concerti al Teatro La Fenice ed il Festival di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, eventi musicali che influenzano profondamente il suo lavoro. Difatti è già in questo periodo che inizia a delinearsi il suo linguaggio artistico, la sua "scrittura grafico - pittorica", composta da simboli e tratti grafici ispirati alla musica.
Nel 1950 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia dove segue i corsi di pittura di Bruno Saetti, nel 1951 allestisce la sua prima mostra personale e ottiene l’attenzione dei più importanti critici d'arte veneziani del tempo.
Partecipa alla Biennale di Venezia del 1952, 1954 e 1956; nel 1953 alla Triennale di Milano, nel 1955 alla Biennale di San Paolo del Brasile, nel 1956 alla Quadriennale di Roma. Vince svariati premi per la sua pittura, nel 1957 ottiene una borsa di studio e si trasferisce a Parigi, come assistente di Gino Severini alla cattedra di mosaico.
A Parigi frequenta con assiduità gli ateliers di Stanley Hayter, Johnny Friedlaender ed Henri Goetz, oltre ad artisti e critici quali Sebastian Matta, Victor Brauner, Friedensreich Huntertwasser, Robert Lebel, Alain Jouffroy e gli italiani Tancredi Parmeggiani e Aldo Mondino. Tornerà regolarmente anche a Venezia dove mantiene sempre una casa studio.
Nel 1961 sposa Maria Battistella, una cantante ricercatrice di antiche ballate folk e rinascimentali, dalla quale avrà, nel 1962, il figlio Giovanni.
Dal 1970 insegna tecniche incisorie sperimentali alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia.
Nel 1963 vince il Premio Michetti e nel 1975 il Primo Premio alla Rassegna della grafica di Forlì. Partecipa alle edizioni della Biennale di Venezia del 1964, 1970 e 1972, alla Quadriennale di Roma, alle Biennali di Parigi, San Paolo del Brasile, Alessandria d'Egitto, e alle più importanti Biennali internazionali di grafica. Sue mostre personali sono state allestite nelle maggiori città italiane, europee e del resto del mondo.
Ha realizzato grandi mosaici in spazi pubblici in città italiane e francesi, le sue opere si trovano presso Musei d'Arte Moderna di Venezia, Milano, Mulhouse, Alessandria, Roma, Torino, Varsavia, San Paolo del Brasile, Vienna, New York, Stoccolma, Firenze, Stoccarda.
Muore a Venezia il 19 febbraio 2014.